Chi è il prossimo segretario del Pd, se non già pronto, comunque probabile o almeno in corsa? La risposta esatta è: nessuno. Significativamente un sondaggio tra i lettori di Repubblica, condotto quindi in una platea dove abbondano gli elettori del Pd, segnala che nessun nome raccoglie più del 20 per cento delle indicazioni. Il segretario dunque non c’è. Quindi sabato l’assemblea Costituente dovrebbe scegliere la strada del reggente, della soluzione provvisoria per le elezioni di giugno e il congresso di autunno.
Sette mesi, secondo le previsioni quasi unanimi troppi perchè il Pd resti tutto intero. È quel che ha chiesto e ha raccomandato Veltroni nel suo addio: non rinunciare al partito riformista e democratico. Ma già si profilano due aree distinte: una che si estende a toccare l’Udc, l’altra che recupera parte della diaspora a sinistra. L’embrione di qualcosa in più di due partiti al posto di uno solo.