Vendola: Non c'è tempo per risse a sinistra

ROMA, 2 GIU – ''Nel centrosinistra non ci deve essere il tempo ora per beghe personali. Significherebbe bruciare al volo l'apertura di credito di un pezzo d'Italia''. Il leader di Sel Nichi Vendola, intervistato da Repubblica, lancia un invito al centrosinistra: ''Mettiamo da parte personalismi miseri e ridicoli, rendiamoci conto dei reciproci limiti per aiutarci a superarli e soprattutto da oggi, anzi da ieri, lavoriamo per i referendum''.

I quesiti referendari, sottolinea Vendola, sono ''un'occasione fondante per il nuovo centrosinistra. Si tratta non solo di mandare a casa Berlusconi, ma di illustrare con chiarezza finalmente qual e' la visione alternativa della societa' che proponiamo agli italiani. E vedere chi ci sta''.

A differenza del passato, prosegue Vendola, ora ''stiamo sulle cose, non parliamo di formule. Casini vuol venire con noi? Magnifico. Ma se il prezzo e' rinunciare alle proposte sul precariato, a costo di farci sorpassare a sinistra da Ratzinger e Mario Draghi, allora no, grazie''.

Per il governatore della Puglia dopo i ballottaggi ''un fatto e' certo: la sindrome di Zelig della sinistra e' finita, il riformismo come pratica del compromesso universale su tutto, perfino sulle ronde, e' morto. Dai referendum in poi il gioco diventa: questo proponiamo noi, questo vogliono loro e i cittadini scelgano''.

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Emiliano Condò