
“Oggi il ministro Tremonti, e anche il ministro Fitto in tono minore, ci rappresentano la necessità di ricolonizzare il Mezzogiorno di Italia attraverso una centralizzazione della spesa per il Sud. Per cui c’è un federalismo a metà”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, alla Fiera del Levante di Bari.
Secondo Vendola, ”mentre al Nord si invoca il trasferimento dei ministeri nelle aree della cosiddetta Padania, il Sud diventa sostanzialmente commissariato. E questo è il segno di un odio antimeridionale che si traduce nella sottrazione costante delle risorse”.
”Altro che abbassare i toni – ha detto il governatore della Puglia – perché quando il centrodestra applaude chi dice che non servono altre risorse al Mezzogiorno di Italia, mentre il Sud si è visto scippare circa dieci punti percentuali di trasferimenti ordinari, e mentre il Sud offre le sue risorse, quelle aggiuntive, per finanziare tutto ciò che il governo nazionale finanzia, penso che questa rapina sistematica del Mezzogiorno di Italia sia un crimine” davanti al quale ”non si può rimanere silenziosi. E non si può immaginare che questo sia l’inizio della resurrezione del Sud”.
Per Vendola ”il Sud vive un salasso drammatico e in più subisce un’opera sistematica di criminalizzazione”. ”Se quell’ospedale non fosse stato a Padova – ha spiegato – laddove non è stato prestato soccorso a una donna partoriente, laddove è morto un bambino che stava per nascere e laddove la mamma è entrata in coma, ma quell’ospedale fosse stato collocato nel Sud, avremmo avuto i tg che aprivano con quella notizia e avrebbero raccontato del Sud che è sempre la solita storia: una zona di mancata redenzione”.
”Se la sacca di sangue – ha proseguito Vendola – l’avessero scambiata non alle Molinette ma a Brindisi o a Cosenza, avremmo avuto un coro nazionale che cantava il carattere insanabile della malattia meridionale. Quando accadono al Nord, invece , sono vicende di cronaca nera sulle quali rapidamente si sorvola”.
”Il Sud – ha concluso – ha diritto a essere criticato quando lo merita, ma ha diritto a essere incoraggiato quando investe sull’innovazione, sul talento e i giovani, o quando paga in prima persona come ha fatto a Pollica con un sindaco che incarna, come Angelo Vassallo, il Sud orgoglioso e con la schiena dritta”.
