Vendola in tour per l’Italia: al via la Fabbrica di Nichi

BARI – Muniti di pulmino ”alla ricerca dell’Italia migliore”: così nasce l’idea del ‘Fabbrica tour’, il viaggio itinerante organizzato dalla fabbrica di Nichi di Bari, la fabbrica zero, che comincerà il prossimo 19 marzo. Tre mesi fa sul sito ufficiale ufficiale la ‘fabbrica’ ha lanciato un concorso aperto a tutti e tutte, fabbricanti e non: ”la scommessa – si legge nella nota – era raccogliere quelle storie e quelle realtà capaci di mostrare il volto pulito dell’Italia: che non umilia le donne, che rispetta l’ambiente, che valorizza i saperi e le culture, che non discrimina la diversità, che lotta contro la precarietà”.

”Hai da raccontarci o segnalarci un pezzo dell’Italia Migliore?”: questa è stata la domanda. ”Per oltre un mese il sito ha raccolto infinite storie e narrazioni dell’Italia migliore sparse su tutta la penisola. Storie di buona politica di integrazione, nuove imprenditorie, lotte – si legge ancora – per la difesa e la salvaguardia del proprio territorio, storie che raccontano un mondo e una economia viva e solo apparentemente schiacciata dal malcostume”. Sul sito sono state votate oltre 200 storie raccontate dai diretti interessati, da chi ne è rimasto affascinato o da chi voleva semplicemente far conoscere una buona pratica in un’altra Italia”.

Per le storie e le realtà più votate, in palio le otto tappe del tour che la fabbrica zero raggiungerà fisicamente e non virtualmente. Nei week end di un mese intero i volontari della fabbrica di Bari metteranno in relazione, ad esempio, le persone del movimento ‘No Dal Molin’ di Vicenza contro la costruzione della base militare con il comitato delle mamme vulcaniche di Napoli, che ogni giorno lottano contro la discarica del parco del Vesuvio.

Una carovana vera che viaggia su strada e contemporaneamente sul web. Sette persone raggiungeranno le otto diverse tappe, dal 19 marzo al 17 aprile, e racconteranno, filmeranno e documenteranno il tour ”per dimostrare ciò che per le fabbriche di Nichi, in Italia e nel mondo, era prima un sospetto ed ora più che una certezza: c’è un’Italia Migliore”.

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