Emerge un altro filone nell’inchiesta aperta dalla Procura di Vercelli sul presidente della provincia Renzo Masoero, agli arresti domiciliari nella sua casa di Livorno Ferraris.
Masoero, soprannominato “Mister preferenza” per il numero altissimo di preferenze ricevute nel 2007, avrebbe fatto la “cresta” sullo stipendio del responsabile dell’Uffico stampa (anche attuale) della Provincia, il giornalista Luigi Guelpa. L’episodio risale al 2004: Guelpa, in quella data, viene incaricato con un contratto di collaborazione di occuparsi dei rapporti della Provincia di Vercelli con gli organi di informazione.
Secondo l’ipotesi d’accusa, Masoiero, allora al suo primo mandato all’amministrazione provinciale di centrodestra, avrebbe chiesto a Guelpa di versagli una somma mensile in contanti per garantirgli la continuità del rapporto di lavoro. Il giornalista gli avrebbe garantito la somma per alcuni mesi, e poi il “pagamento” si sarebbe interrotto; il responsabile dell’Ufficio stampa infatti, si sarebbe rifiutato di continuare a pagare ed ha proseguito invece il suo lavoro in Provincia fino ad oggi.
Renzo Masoero intanto, che da venerdì potrà tornare in libertà perché terminano le esigenze di indagini come ha stabilito il gip convalidando l’arresto, è convinto di “aver dato alla magistratura tutte le indicazioni possibili”. Nella giornata di oggi 15 febbraio infine in Provincia di Vercelli è convocato il Consiglio: la minoranza di centrosinistra affila le armi per chiedere le dimissioni del presidente.
