Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente misure urgenti in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale.
Tra le misure del decreto legge in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale è presente anche una norma che consente ai sindaci di avvalersi di associazioni di cittadini non armati, in coordinamento con i prefetti.
Gli ex appartenenti alle forze di polizia e alle forze armate avranno un ruolo “prevalente” nelle ronde di cittadini. Lo ha precisato il ministro della Difesa Ignazio La Russa lasciando palazzo Chigi al termine della discussione in consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto anti-stupri.
La Russa ha poi sottolineato che la proposta di dare agli ex appartenenti ai corpi di polizia e ai militari un ruolo “rilevante” nelle ronde è stata portata al tavolo da An e, al termine della discussione, condivisa da tutto il Consiglio dei ministri.
L’obiettivo è quello di passare “dalle ronde fai da te ai volontari per la sicurezza”. Ha affermato il ministro dell’Interno Roberto Maroni.
“I volontari che parteciperanno alle ronde non saranno muniti di armi ma avranno solo cellulari e ricetrasmittenti per fare segnalazioni alle forze dell’ordine”, ha affermato Maroni.
Quanto all’utilizzo delle ronde il titolare del Viminale ribadisce che “saranno i sindaci a decidere il come, il dove e il quando utilizzare questi volontari”. “Io mi fido dei sindaci – ha aggiunto – perché so che a loro sta a cuore la tutela del territorio”.
Il decreto legge stanzia “risorse per 100 milioni di euro al Viminale per allestire un sistema più efficace di presidio del territorio e procedere entro il 31 marzo all’assunzione di 2.500 unità di forze dell’ordine da utilizzare per questo piano straordinario di controllo del territorio”, ha sottolineato Maroni.