La protesta, comunque, prosegue nel tentativo di vedere chiuso il prima possibile l’accordo Eni Fondo Gita. Sul fronte sindacale si susseguono, intanto, incontri e i chimici della Cisl, in una riunione, hanno insistito affinche’ si arrivi alla firma del preliminare di intesa tra Eni e Gita, per la cessione degli assets a monte della chimica del cloro entro una decina di giorni.
”Un’operazione che va condotta – rilevano i chimici della Cisl – anche dando piene garanzie e tutele a quei lavoratori che dovranno cambiare casacca, uniformando le risposte e le soluzioni per tutti, evitando differenze inutili tra i dipendenti di Assemini e Porto Marghera, che rischierebbero solo di creare confusione”.
Nel frattempo, con i lavoratori in agitazione si schierano 43 senatori del Partito Democratico che presentano un’interpellanza urgente ai ministri del lavoro Maurizio Sacconi e dello Sviluppo Economico Paolo Romani. “Questo governo – scrivono i senatori – vuol favorire la sottoscrizione dell’accordo definitivo tra Eni e Gita e garantire così la continuità produttiva di tutti gli impianti della Vinyls? Quali iniziative adotterà, e al più presto, per fornire una risposta adeguata e certa alle vicende che riguardano gli stabilimenti produttivi della società Vinyls, di Porto Torres, Ravenna e Porto Marghera?”. L’interpellanza, su iniziativa del senatore Vidmer Mercatali, è rivolta anche al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
“Prima firmataria dell’interpellanza – spiega Mercatali – è la presidente del Pd al Senato Anna Finocchiaro. Ben 43 senatori chiedono al Governo di rispondere con urgenza su una vertenza che si trascina da troppo tempo ed è divenuta ormai più che urgente. Spero che questa iniziativa aiuti a risolvere una questione che è fondamentale per il distretto industriale di Ravenna e per la chimica nel Paese intero. Se l’Italia non vuole perdere un altro settore industriale è bene che il governo si attivi con urgenza e dimostri che ha a cuore i problemi del Paese”.
Nell’interrogazione si ricorda che vi è stata “una sottovalutazione da parte del Governo dello stato di crisi degli stabilimenti della Vinyls poichè non ha favorito una soluzione positiva della vicenda e ora il Paese rischia di perdere un’altra fondamentale filiera produttiva per l’industria italiana”. Per i 43 senatori del Pd, quindi, “occorre intervenire nei confronti di Eni e di Gita per arrivare alla tanto auspicata firma dell’accordo preliminare e al mantenimento delle tempistiche dell’accordo definitivo con i Commissari di Vinyls allo scopo di rimettere in funzione gli impianti produttivi di Porto Torres, Ravenna e Porto Marghera. L’urgenza dell’intervento del Governo è ancor più pressante dal momento che la protesta dei lavoratori si è incanalata verso forme di lotta che possono recare pregiudizio all’incolumità degli stessi lavoratori. Il salvataggio del ciclo produttivo con un accordo serio – spiegano i senatori del Pd – consentirebbe di realizzare e attuare investimenti indispensabili per migliorare la produzione, la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini ma soprattutto consentirebbe al nostro paese di rimanere ‘in campo’ sulla filiera industriale del cloro, tassello fondamentale dell’industria chimica”.