ROMA – ''Le reazioni 'bipartisan' di indignazione davanti alla decisione della Cassazione secondo cui nei procedimenti per violenza sessuale di gruppo, il giudice non e' piu' obbligato a disporre o a mantenere la custodia in carcere dell'indagato, ma puo' applicare misure cautelari alternative 'sono sacrosante'''. Secondo il futurista (www.ilfuturista) webmagazine e quotidiano di area finiana diretto da Filippo Rossi, la scelta dei giudici e' ''una vergogna di cui non si sentiva alcun bisogno'': e' ''come se la Cassazione, oggi, avesse in qualche modo concesso lo stupro di Stato''.
''Qualunque sia il motivo 'interpretativo', giuridico e tecnico che ha portato a una decisione del genere – si legge sul sito – nulla giustifica un messaggio che non e' esagerato definire devastante: la gravita' di uno dei crimini piu' odiosi viene ''depotenziata'' dai giudici stessi''. E questo – conclude il futurista – sara' ''un invito al silenzio per tutte le donne che subiscono la violenza del branco, come ha osservato la deputata del Pd Donata Lenzi''.