ROMA – Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, replica alle accuse di incompetenza mosse dal premier Paolo Gentiloni, dal segretario del Pd Matteo Renzi e, da ultimo, dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. “A me vien un pò da ridere perché tutti questi ‘competenti’, così si definiscono, sono quelli che chiudono gli ospedali, aumentano le tasse, le imposte, il gas, l’elettricità. Noi che siamo gli ‘incompetenti’ apriamo gli asili nido, abbiamo iniziato a rifare le strade… E continuiamo a trovare cadaveri dietro ogni porta”, ha attaccato Raggi, intervistata a Non è l’Arena, su La7.
Il sindaco di Roma ha parlato anche del caso Atac annunciando “da qui a tre anni 600 nuovi autobus” in città. “Venerdì in giunta abbiamo votato una delibera per acquistare da qui a tre anni 600 nuovi autobus – il primo annuncio della sindaca -. Grazie ai ‘competenti’ abbiamo trovato un’azienda che doveva circolare con 1.800/2.000 bus al giorno e ne uscivano mille. Noi li abbiamo portati a 1.200, è ancora poco, però ci stiamo lavorando. Dove troviamo i fondi? In parte all’interno del nostro bilancio, risanando, e poi collaborando proficuamente con molti ministri, tra cui Delrio”.
Il sindaco di Roma ha lanciato un’altra stoccata sulla copertura mediatica ottenuta dalla sua scelta di chiedere il giudizio immediato nel procedimento che la vede accusata di falso in relazione alla nomina di Renato Marra (fratello dell’ex capo del personale, Raffaele) alla direzione Turismo del Campidoglio: “Mi sono confrontata con i miei avvocati e mi hanno suggerito di optare per questo rito. Faccio notare i due pesi e due misure. Sala (il sindaco di Milano, ndr) ha fatto la stessa scelta e ha avuto cinque righe in undicesima pagina di non so neppure quale giornale, io ho avuto titoli per due settimane. Riconduciamo tutto alla normalità”.
A Massimo Giletti che le chiede se sente Beppe Grillo, Raggi risponde: “Sì. Noi stiamo andando avanti più compatti di prima, ogni giorno si inventano qualche storia. Noi non solo siamo compatti e coesi ma stiamo lavorando tantissimo sui programmi”.
Raggi ha affrontato anche il tema più spinoso per la Capitale: quello dei rifiuti. Secondo lei “il problema non è emergenziale” a Roma, “è strutturale del Lazio”. Eppure solo poco prima, domenica mattina, era stato proprio il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, a dare una versione differente: “Non siamo noi che non abbiamo fatto il Piano rifiuti. È la Città metropolitana (guidata sempre da Virginia Raggi, ndr) che non ha fatto i suoi compiti a casa. Fateli, ed entro un mese approviamo il Piano rifiuti”.