Vittorio Grilli, un altro bocconiano nella squadra di Monti

ROMA, 28 NOV – Un altro bocconiano, milanese e con una lunga e prestigiosa carriera affianchera' Mario Monti nel difficile compito di ridare fiducia ai mercati sulla capacita' dell'Italia di tornare a crescere. Tenendo sotto controllo l'enorme debito pubblico.

Cosi' nel giorno in cui l'Ocse stima il ritorno alla recessione per il nostro paese, unico tra i big di Eurolandia, Vittorio Grilli decide di accettare la sfida: l'attuale direttore generale del Tesoro diventa vice ministro per l'Economia, ministero di cui ha tenuto l'interim Monti. Accettando la nomina Grilli, nato a Milano il 19 maggio 1957, rinuncera' al 70% dello stipendio: sara' infatti in aspettativa come direttore generale e percepira' solo lo stipendio da vice ministro.

Il nome di Grilli negli ultimi mesi e' stato associato alla corsa per la nomina a governatore di Bankitalia, poi andata ad Ignazio Visco e per la guida di Intesa Sanpaolo come successore di Corrado Passera, incarico per il quale non avrebbe pero' dato la sua disponibilita'.

Accreditato per un approdo in prestigiose banche d'affari, il neo vice ministro vanta una lunga carriera proprio al ministero dell'Economia dove arriva nel 1992 per essere nominato direttore generale nel 2005 dopo tre anni alla Ragioneria generale dello Stato.

Appassionato di calcetto e golf, e' laureato in Discipline Economiche e Sociali all'Universita' ''Luigi Bocconi'' di Milano, ha conseguito il Ph.D. in Economics all'University of Rochester, New York. E' presidente dell'Economic Financial Committee, presidente dell'European Financial Stability Facility, componente dell'European Systemic Risk Board, del Board dell'European think tank Bruegel (Brussels European Global Economic Laboratory) e dell'Aspen Institute Italia. Grilli e' anche componente dei consigli di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (Ingm), Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Alla direzione generale del Tesoro viene nominato quando ministro dell'Economia e' Domenico Siniscalco e resta in carica anche con i ministri Tommaso Padoa Schioppa e con il ritorno di Giulio Tremonti nel 2008 al superministero di Via Venti Settembre. Ha ricevuto molti riconoscimenti: Premio Guido Carli 2010 per ''la migliore nuova iniziativa finanziaria – Fondo per le Pmi'', Premio Bocconiano dell'anno 2005, Premio Ezio Tarantelli ''per la migliore idea economica – Edizione 2004''.

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Emiliano Condò