ROMA – ”Rivendico la libertà di critica per un’indagine che si è dimostrata finora inadeguata. La magistratura non può pretendere di avere, oltre all’immunità per i propri errori, il diritto di non vedere il proprio lavoro essere messo in discussione”.
Così Daniela Santanché, sottosegretario al Programma di governo, replica alla nota del procuratore capo di Bergamo, Massimo Meroni, in risposta alle critiche della deputata del Pdl sull’indagine per l’omicidio di Yara Gambirasio.
”Mi sorprende che un alto rappresentante di questa casta – prosegue la Santanché – voglia zittire un rappresentante del governo, quando i suoi colleghi intervengono quotidianamente e pubblicamente su questioni politiche e legislative che non dovrebbero riguardarli”. “Adesso – conclude l’esponente del Pdl – mi aspetto che oltre al mio silenzio chieda anche le mie dimissioni”.