La richiesta di voto anticipato ”è contro la Costituzione se la si presenta non come opzione possibile e auspicata, ma come soluzione obbligatoria della crisi di governo. Il capo dello Stato dovrà valutare le diverse possibilità alla luce della Costituzione che è in vigore, non alla luce di una costituzione che qualcuno si è costruito nella sua testa a proprio uso e vantaggio”. Cosi’ l’ex presidente della Consulta Gustavo Zagrebelsky, secondo cui Giorgio Napolitano ”è pienamente nel solco della Costituzione”.
”La Costituzione è ancora in vigore, e non esiste una costituzione materiale alternativa”. ”Questa presunta ‘costituzione materiale’ – aggiunge – è solo un auspicio, un progetto politico di parte. Ma certo non una ‘costituzione’ ”, sostiene Zagrebelsky in un’intervista a Repubblica. ”Se fosse come dicono Alfano e Maroni, che non si può cambiare programma e capo del governo senza che il corpo elettorale abbia votato di nuovo, saremmo in una repubblica presidenziale introdotta dalla legge elettorale. Ma non è cosi”’, spiega, perché per la legge ”restano ferme le prerogative spettanti al presidente della Repubblica previste dall’articolo 92 della Costituzione”.
L’ex presidente della Consulta sottolinea insomma che Napolitano ”dovrà valutare la situazione alla luce della Carta di cui è garante”. ”E’ il capo dello Stato e non corpo elettorale a scegliere il premier, tenendo conto della situazione parlamentare”.