VENEZIA, 2 GIU – Luca Zaia pensa alle politiche del 2013 ammettendo che nel Veneto ''sara' dura confrontarsi con gli imprenditori se non avremo varato una riforma che abbassi significativamente la pressione fiscale totale, oggi al 68%''. Il governatore leghista, in un'intervista all''Espresso' che sara' in edicola domani, parla della batosta del centrodestra alle amministrative e delle soluzioni per riconquistare elettorato e imprenditori del Nordest, dopo la marcia silenziosa di Confindustria Treviso.
Difende pero' il ministro Giulio Tremonti: ''non fosse per lui – dice – saremmo messi peggio della Grecia. E comunque la riduzione delle tasse ce l'ha in testa, ne parla spesso..''.
Sul risultato delle comunali, Zaia osserva che ''quando si perde sonoramente, bisogna dirlo. Punto. L'elettorato di Milano, ideologicamente di centrodestra, credo abbia votato Pisapia per dare un segnale che le cose non vanno. E a Napoli De Magistris perche' nell'ex magistrato intravede forse la possibilita' di risanare una citta' in mano ai conquistadores''.
Sulla perdita di consensi della Lega, Zaia osserva che parte gli elettori del Carroccio, ''di destra e di sinistra, ma reattivi come gli elettroni in un atomo, hanno sempre puntato su di noi come gli unici capaci di dare una spallata alla porta e entrare col lanciafiamme: cioe' sburocratizzare, semplificare, dare un calcio nel sedere a chi e' pagato per non far nulla…''. Come riconquistare la fetta di elettorato che si ritrova nell'anti-politica ? ''Dimostrando ai cittadini – dice Zaia – che siamo sempre quelli di prima: che ammoderneremo lo Stato, creeremo occupazione, faremo la riforma fiscale. L'agenda dei lavori deve subire non un'accelerata ma un'impennata''. Infine la domanda sul chi ha sbagliato, tra Berlusconi, Bossi, la Lega stessa? ''I nostri ministri a Roma hanno fatto l'impossibile – conclude Zaia -. Ma governare fa perdere voti: perche' il cittadino chiede soluzioni popolari anziche' giuste ma impopolari, e perche' e' dura lottare contro un sistema che e' come l'araba fenice''.
