“Con l’interim a Berlusconi il conflitto d’interessi raggiunge dimensioni spropositate. L’arroganza che distingue da quasi tre mesi la permanenza del premier a capo del Ministero dello sviluppo economico e della televisione ha superato ogni limite di decenza e di sfacciataggine”.
Lo dichiara il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che spiega: “Ad aggiudicare i multiplex sul digitale terrestre che l’Italia deve assegnare per evitare la sanzione dell’Europa sarà una commissione nominata dal Ministero dello sviluppo economico, oggi retto ad interim da Berlusconi. Il regolamento per le nuove frequenze attribuisce al Ministero per lo sviluppo economico il compito di scegliere il vincitore. Sempre spetterà al Ministero indire e disciplinare la gara, deciderne i tempi, le scadenze e soprattutto nominare la Commissione che attribuisce i punteggi alle domande arrivate. Sky, più volte indicata anche dallo stesso Berlusconi quale principale concorrente di Mediaset, parteciperà alla gara per l’assegnazione delle frequenze per l’ingresso nel digitale”.
“In questa situazione il conflitto d’interessi di Silvio Berlusconi che avvelena la democrazia italiana diventa ancor più insopportabile. Il presidente del Consiglio non avrebbe mai dovuto autoattribuirsi l’interim del ministero della televisione. Lo invitiamo a lasciare al più presto l’interim e, nel frattempo, chiediamo formalmente all’Agcom di rivedere lo schema di regolamento della gara, pubblicato un anno fa quando nessuna persona sensata avrebbe mai pensato che il principale azionista di Mediaset, Silvio Berlusconi, avrebbe potuto amplificare in modo così esponenziale il suo conflitto di interessi”.