“Martedì 14 Berlusconi non avrà la fiducia del Parlamento. Se ne andrà via e gli verranno impediti colpi di coda”. Lo ha detto il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo all’incontro promosso dall’Associazione Popolari del Lazio all’Auditorium di via Rieti a Roma.
E ha aggiunto: “Ma cosa potrà succedere nella politica italiana dopo il 14? Quale obiettivo politico deve darsi il PD? Il PD sta lavorando affinché nel 2011, dopo il profondo sbandamento del berlusconismo, l’Italia possa rivedere una democrazia compiuta. Non vogliamo né l’interruzione della legislatura né le elezioni anticipate, perché sappiamo che le condizioni della nostra economia non consentono lunghi vuoti di potere. Vogliamo un nuovo governo senza Berlusconi e crediamo che sia necessario che questo nuovo governo possa contare su un’ ampia maggioranza in Parlamento”.
“Le decisioni che molto presto l’Italia dovrà prendere sulla legge elettorale, sul debito pubblico, sul welfare, sullo sviluppo, presuppongono governanti liberi da interessi personali e maggioranze forti anche numericamente. Il PD è un partito di centrosinistra e, come tale, è naturale alleato di partiti sia di centro che di sinistra. Centro e sinistra: questi – per Zanda – sono i confini politici della maggioranza di un governo che ridia onore all’Italia e restituisca salute alla nostra economia”.