ROMA – ''E' la prova provata che l'Italia ha un premier ricattabile e ricattato. Questo non e' un affare politico, e' un affare di Stato, aggravato dal fatto che Berlusconi paga le sue abitudini personali disinvolte''. Lo afferma Luigi Zanda, vicepresidente dei senatori del Pd, per il quale ''sono gli italiani a essere nauseati di lui'' (riferendosi all'intercettazione in cui il premier dice 'Italia paese di merda'), in un'intervista a la Repubblica sulla vicenda che vedrebbe Silvio Berlusconi estorto da Giampaolo Tarantini.
''Escort, procacciatori di escort, organizzazione di festini – prosegue Zanda – sono frequentazioni che in nessuna democrazia del mondo sarebbero consentite a un premier. La nostra immagine internazionale e' l'immagine di un Paese governato da una macchietta''. Come opposizione ''dobbiamo apsettare la chiusura della manovra'' e poi ''chiederemo che si pronunci il Parlamento''.
Serve, spiega il senatore, ''un atto parlamentare che ci permetta di discutere del fatto che i comportamenti del capo del governo mettono a rischio la sicurezza nazionale''. Dobbiamo sapere – conclude Zanda – ''nessun governo alleato, nessun servizio segreto straniero darebbe mai a Berlusconi informazioni delicate e sensibili. Dobbiamo augurarci che anche i nostri servizi siano molto prudenti nei rapporti con il premier'' perche' ''l'affidabilita' di una persona sotto ricatto e' nulla''.
