
ROMA – “Giorgio Napolitano ha tenuto alto l’onore dell’Italia negli anni in cui Calderoli, Brunetta e tutta la destra discettavano sulla nipote di Mubarak”: a dirlo è il presidente dei senatori del Partito democratico, Luigi Zanda, all’indomani dell’intervento dell’ex presidente della Repubblica alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, ricordando l’epoca in cui nacque l’inchiesta sulle “cene eleganti” a casa di Silvio Berlusconi.
“Ricordo perfettamente, dice Zanda, nella primavera del 2013 l’insistenza delle destre nel chiedere a Napolitano di candidarsi nuovamente alla Presidenza della Repubblica. Ricordo i loro applausi scroscianti che più volte lo hanno interrotto quando, durante il discorso d’insediamento, raccomandava al Parlamento di fare le riforme necessarie a salvare l’Italia dai danni del ventennio precedente. Ricordo Berlusconi definire ‘straordinario e ineccepibile’ quel discorso e ricordo la rielezione a Capo dello Stato avvenuta con 738 voti. Dico quindi alla destra: prima di attaccare in modo scomposto e volgare il presidente Napolitano, un po’ di memoria non guasterebbe”.
L’intervento di Zanda arriva poche ore dopo gli attacchi simultanei di Renato Brunetta, Roberto Calderoli e Matteo Salvini a Napolitano.
“Napolitano può offendersi quanto vuole. Riforma Renzi-Boschi distrugge Costituzione. Chi vota ‘sì’ a referendum è complice di questo scempio”, ha scritto su Twitter Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Cosa faceva Napolitano tra il 2005 e il 2006? Si schierava apertamente contro la riforma costituzionale di Berlusconi. Un po’ di coerenza no?”, sottolinea in un successivo tweet.
E Calderoli, da parte sua: “Sono gravissime le affermazioni rilasciate stamattina dal premier Renzi che ha testualmente dichiarato: ‘Napolitano mi ha detto: devi fare la riforma del lavoro, della legge elettorale, la riforma costituzionale e quella della Pubblica amministrazione’. Napolitano mi ha detto? Devi fare? Forse Renzi non si è neppure reso conto della gravità delle sue affermazioni. Se fosse vero che il Capo dello Stato gli impose quali riforme fare, utilizzando il ‘devi’, allora significa che Napolitano ha travalicato tutti i poteri a lui attribuiti dall’articolo 87 della Costituzione, realizzando di fatto il presidenzialismo diretto o peggio ancora realizzandolo attraverso il suo prestanome Renzi. Ora Napolitano deve smentire immediatamente le dichiarazioni di Renzi”.
E poco prima il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Napolitano è imbarazzante, è imbarazzante pensare che sia stato Presidente della Repubblica ed è ancora più imbarazzante pensare che lo sia emerito. Napolitano è il padre adottivo di Renzi, l’inventore di Renzi quindi abbia il pudore di tacere perché questa riforma che fa schifo è figlia sua”.