ROMA – “Un vero servitore dello Stato che ha svolto il suo lavoro con un’abnegazione rara in un Paese come l’Italia”: il capogruppo dei senatori del Pd, Luigi Zanda, ricorda Luigi De Sena, senatore e prefetto di Reggio Calabria morto ad agosto.
Nel suo intervento a Palazzo Madama Zanda ha ricordato De Sena con queste parole:
“Il curriculum di Luigi De Sena illustra il percorso di un vero servitore dello Stato e ci dice anche che ha svolto il suo lavoro in un modo non ordinario, non banale, non di routine, ma con un ingegno e un’abnegazione rari in un Paese come il nostro, purtroppo tuttora profondamente e gravemente ammalato di tran tran burocratico. Uomo di Stato con un tratto personale e una profondità culturale propri di un gentiluomo napoletano, Luigi era un uomo sereno, allegro, molto sicuro delle sue idee, ma nello stesso tempo era umanamente malinconico, pensieroso, ricco di memorie e di ricordi. Intellettuale e aristocratico nella visione politica, aveva contemporaneamente anche un animo popolare e una grandissima sensibilità sociale. Luigi era un vero figlio di quella straordinaria borghesia meridionale che per 150 anni di storia unitaria tanto ha dato alla nostra Patria in termini di classe dirigente, di finezza di pensiero e di solidità culturale”.
Zanda ricorda:
“Come gli uomini migliori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, anche Luigi De Sena era profondamente innamorato della sua professione. Ma la interpretava con uno stile e con una cultura della sicurezza – espressione che lui usava spesso – tutta sua. Ero suo amico personale da molti anni, parlavo con lui e so che credeva in modo assolutamente prioritario alla funzione sociale dello Stato. Riteneva che fosse proprio una buona politica sociale a costituire il migliore, più efficace e più sollecito metodo di lotta alla criminalità e a ogni altra forma di violazione della legalità. In una parola, Luigi De Sena era un poliziotto vigile, attento, severo, che aveva ben chiaro come, a difesa della legge, l’arma più efficace dello Stato fosse la prevenzione. De Sena credeva veramente, con il cuore, che la Polizia dovesse agire non in contrapposizione ai cittadini, ma al loro servizio. Pur essendo un uomo di valore e di profonda e vasta esperienza, pur essendo una persona molto colta e matura, Luigi De Sena da gran signore qual era, faceva il senatore con grande modestia e grande dignità. Come tutte le grandi personalità, voleva ascoltare, era curioso di conoscere, di osservare. Voglio ricordarlo con amicizia e con affetto. A nome di tutto il Gruppo del Partito Democratico voglio anche ringraziarlo, con il cuore, per l’insegnamento di vita che ci ha lasciato”.