CHICAGO – “Una bugia in tv rompe il legame di fiducia tra rappresentanti politici e cittadini. Ma non intendo speculare su questa vicenda”. Una “vicenda triste” per Luigi Zingales che a meno di una settimana dal voto divorzia da Oscar Giannino, leader del movimento che lui stesso ha contribuito a creare, ma della quale non vuole più parlare.
Il giorno dopo le sue dimissioni da Fare per Fermare il Declino, raggiunto da Corriere.it, Zingales non intende tornare sull’argomento. Probabilmente per non dare adito ad ulteriori polemiche e non offrire la sponda a facili battute, come quella pronunciata lunedì da Silvio Berlusconi a Milano: “Anche Giannino doveva far parte della nostra coalizione. Ma mentre la stavamo preparanzo non c’era, era a Chicago a prendersi un master”, aveva detto puntuale il Cavaliere.
Quasi un passo indietro quello di Zingales, per non vanificare gli sforzi fin qui compiuti. E con lui anche Giannino, da 24 ore nell’occhio del ciclone per quel master mai conseguito nello stesso ateneo in cui insegna Zingales, che ha chiesto scusa a tutti. Giannino ha poi aggiunto: “Mercoledì la direzione nazionale di Fare si convocherà per valutare la vicenda. Sono disponibile a qualsiasi tipo di soluzione”. Giannino non si nasconde: “Chiedo scusa a tutti. La linea di chiarezza che vogliamo portare avanti è netta e mi sono assunto tutte le responsabilità. Il mio è stato un errore gravissimo“.