Diverse organizzazioni della società civile colombiana, il 26 ottobre alle ore 17 scenderanno in piazza a Roma. La protesta è stata organizzata in occasione dell’inaugurazione di un viale intitolato a Gabriel García Márquez a Villa Borghese. Nella storica villa romana ci sarà anche la vicepresidente della Colombia Marta Lucía Ramírez. Il Governo di cui fa parte è stato condannato dal Tribunale Internamericano dei diritti Umani per gravi violazioni dei diritti umani nell’ambito delle proteste sociali pacifiche avvenute quest’anno.
La società civile colombiana esige dalla vicepresidente nonché ministro degli Esteri di riferire alla comunità internazionale, all’Unione Europea e all’Italia del mancato impegno a garantire la pace, la tutela dei diritti umani sistematicamente violati e sull’impunità vigente nel Paese.
Si chiede anche di fare chiarezza sul caso Mario Pacciola, il cooperante delle Nazioni unite che ha perso la vita nella sua casa di San Vicente del Caguàn. Pacciola, qui era impegnato come osservatore per il rispetto degli accordi di pace in Colombia.
Le proteste sono organizzate in occasione della X Conferenza Italia – Latina e Caraibi che si terrà a Roma il 25 e 26 ottobre. Nella trasferta romana, la Ramirez parteciperà anche ad un business meeting con le imprese italiane. L’incontro è stato organizzato alla sede della Confindustria. A prenderne parte ci saranno diverse aziende pronte ad investire nel paese sudamericano, terza economia del continente dietro Brasile e Messico.
E in occasione della visita della Ramírez, alcuni parlamentari italiani hanno lanciato un appello in cui si fa riferimento all’assassino di Mario Pacciola. Nel comunicato si legge che “l’Italia deve considerare le morti di Regeni e Pacciola sullo stesso piano”. Il Governo italiano deve quindi “intraprendere tutte le azioni possibili per arrivare alla verità e punire i responsabili(…)”.
“Il nostro Governo deve far comprendere alla vicepresidente che l’Italia non può intrattenere rapporti commerciali o istitutzionali con governi che permettano l’impunità per le uccisioni di massa di persone innocenti come avvenuto in Colombia”.
Tra i firmatari ci sono gli onorevoli Doriana Sarli, Simona Suriano, Matteo Mantero, Paola Nunges, Virginia La Mura, Yana Ehm e Guia Termini.