Afghanistan: altri 7 mila soldati alleati, la Clinton ringrazia Italia e Gran Bretagna

Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha dichiarato oggi a Bruxelles che sono 7 mila i soldati alleati degli Stati Uniti che saranno inviati in Afghanistan l’anno prossimo, e il segretario di stato americano Hillary Clinton ha definito «fondamentale» il contributo degli alleati per cambiare le sorti della guerra, attualmente favorevoli ai talebani, a quanto riferisce l’Associated Press.

Parlando con i giornalisti al quartier generale della Nato, Rasmussen ha precisato che almeno 25 nazioni forniranno le nuove truppe, e che ad esse «se ne aggiungeranno altre». Ha aggiunto che i 44 Paesi complessivamente coinvolte attualmente «sono assolutamente uniti» nel loro impegno di por fine con successo alla guerra che dura da otto anni.

Il numero delle nuove truppe alleate è superiore di duemila effettivi ai cinquemila soldati di cui Rasmussen aveva parlato martedì scorso. «Il messaggio più forte che viene oggi da questo luogo e la solidarietà», ha detto Rasmussen, «ed è evidente che i Paesi alleati mantengono le loro promesse».

L’ammiraglio James Stravidis, comandante in capo delle truppe Usa e Nato in Europa, ha dichiarato dal canto suo all’Ap di ritenere che, oltre ai settemila militari annunciati da Rasmussen, altre migliaia di effettivi alleati verranno inviati in Afghanistan nel 2010 col compito di addestrare l’esercito afgano.

La Clinton ha sottolineato la necessità che le truppe aggiuntive per lo sforzo bellico vengano messe a disposizione quanto prima possibile, ed ha ringraziato l’Italia e la Gran Bretagna per i rispettivi annunci di invio di altri soldati. Il presidente Barack Obama ha annunciato dal canto suo che gli Stati Uniti invieranno in Afghanistan altri 30 mila soldati entro il prossimo autunno.

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lgermini