”L’Iran è convinto che sia necessario l’approccio regionale per stabilizzare l’Afghanistan ma ovviamente abbiamo bisogno del sostegno di tutti i Paesi della comunità internazionale, di cui fanno parte anche gli Stati Uniti”. Così Mohammad Ali Ghanezadeh, l’inviato iraniano a Roma che ha partecipato alla conferenza sull’Afghanistan, ha risponto su una possibile cooperazione tra Washington e Teheran dopo le aperture di ieri dell’inviato Usa Richard Holbrooke. ”Siamo disponibili – ha spiegato – a qualsiasi azione e iniziativa necessaria per la stabilizzazione dell’Afghanistan”.
Mohammad Ali Ghanezadeh ha spiegato che la pacificazione del confinante Afghanistan è una priorità per Teheran ed ha accolto con estremo favore l’orientamento emerso ieri al summit di un approccio regionale per la soluzione del problema afghano. ”Tutti si sono detti d’accordo che in Afghanistan non si può agire unilateralmente ma solo attraverso un approccio regionale. Riteniamo molto utile – ha osservato il diplomatico iraniano – che la comunità internazionale sia arrivata, seppure gradualmente, a questa consapevolezza”.
”La pace e la sicurezza in Afghanistan – ha sottolineato Ali Ghanezadeh – sono per noi di grande importanza”, basti pensare che ”tre milioni di afghani vivono nel nostro Paese da più di 30 anni” e se c’è caos in Afghanistan ”ci sono ripercussioni immediate anche su di noi”. Per questo, in tutti questi anni, il governo iraniano ha dedicato agli afghani che vivono in Iran ”una fetta enorme di sussidi statali” e finora la Repubblica Islamica ha stanziato ”350 milioni di dollari per la ricostruzione dell’Afghanistan sotto forma di dono”.
”Ogni anno inoltre spendiamo 170 milioni per l’istruzione dei bambini afghani che sono in Iran: queste cifre – ha concluso – fanno comprendere perché e quanto abbiamo a cuore la stabilizzazione afghana”.
Infine Ali Ghanezadeh ha elogiato l’atteggiamento dei militari italiani impegnati n Afghanistan.