Il presidente afghano, Hamid Karzai, nel suo primo appello al paese dopo la rielezione, ha promesso un governo «inclusivo», nel quale nessun afghano si sentirà distante. Rivolgendosi espressamente ai talebani li ha invitati a deporre le armi ed a partecipare al processo di pace nel paese.
Immediata e negativa la risposta del movimento islamico che ha definito Karzai una “marionetta” delle potenze occidentali, che« hanno deciso a tavolino l’esito delle presidenziali». I talebani hanno aggiunto che la cancellazione del ballottaggio, dopo il ritiro dello sfidante Abdullah Abdullah, è una vittoria dei mujaheddin coraggiosi che sono stati capaci di far deragliare l’intero processo elettorale.
Karzai nel suo appello ha anche promesso di «sradicare la corruzione» e affrontare il complesso «dei problemi» in tutti gli aspetti della vita pubblica dell’Afghanistan.