Afghanistan, il New York Times: “Dall’Iran soldi a Karzai”

Hamid Karzai

Nell’agosto scorso, al termine di una visita del presidente afghano Hamid Karzai in Iran, una grande borsa piena di banconote in euro venne portata a bordo dell’aereo presidenziale in attesa sulla pista. La borsa venne portata dall’ambasciatore iraniano a Kabul, Feda Hussein Maliki, e consegnata al capo di gabinetto di Karzai, Umar Daudzai.

L’episodio è raccontato oggi, 24 ottobre, dal quotidiano New York Times in un articolo dove si sostiene che l’Iran versa regolarmente ingenti somme di denaro al consigliere di Karzai per garantirsi una influenza nel palazzo presidenziale.

Secondo il New York Times il denaro consegnato dagli iraniani a Daudzai ammonta ad una media di un milione di dollari al mese. In una circostanza c’è stato un pagamento di sei milioni di dollari in una volta sola.

Il denaro sarebbe tenuto in una cassaforte nell’ufficio di Daudzai. Il denaro costituisce un fondo segreto che Daudzai e Karzai usano per comprare favori di deputati afghani, capi tribù e anche dirigenti talebani, sostiene il New York Times che cita fonti afghane e occidentali che hanno chiesto di non essere identificate.

”E’ una sorta di fondo nero presidenziale e la missione di Daudzai è quella di far progredire gli interessi dell’Iran”, ha detto una fonte occidentale al giornale.

Dopo essere diventato capo di staff di Karzai nel 2003, Daudzai era stato inviato nel 2005 a Teheran come ambasciatore afghano in Iran. In questa circostanza si erano ulteriormente rafforzati i vincoli tra Daudzai e gli iraniani.

Nel 2007 Daudzai era tornato a Kabul per riprendere il suo incarico di capo di staff e stretto consigliere del presidente Karzai. ”Daudzai è la fonte di tutti i problemi con gli Stati Uniti – ha detto una fonte afghana al New York Times – Sistematicamente fornisce a Karzai disinformazione e informazioni errate”.

In occasione di una visita a Kabul, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad sarebbe giunto alcuni mesi fa con due scatoloni di denaro. Uno era destinato personalmente a Daudzai, l’altro al palazzo presidenziale, scrive il New York Times.

Karzai e Daudzai si sono rifiutati di rispondere a domande scritte relative ai loro rapporti con Teheran, precisa il quotidiano, riferendo che un assistente di Daudzai ha definito le accuse ”un mucchio di balle”.

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Maria Elena Perrero