Afghanistan. Obama scaglia le forze speciali Usa contro i talebani

Forze speciali Usa in Afghanistan

WASHINGTON, STATI UNITI – L’amministrazione del presidente Barack Obama prevede di chiudere un anno prima del previsto le operazioni di combattimento in Afghanistan, spostando la responsabilita’ bellica sulle forze per le Operazioni Speciali, che potrebbero restare nel Paese anche dopo la fine della missione della Nato nel 2014. Per quanto tempo? Non si sa.

Lo riferisce il New York Times citando un responsabile del Pentagono. ”Il piano, se approvato dal presidente Obama, rappresenterebbe la maggiore evoluzione nella campagna militare da quando il capo della Casa Bianca ha inviato 32.000 soldati in piu”’, afferma il giornale, sottolineando che il piano prevede che le forze convenzionali americane siano le prime a lasciare il Paese mentre migliaia di soldati delle forze per le Special Operations rimarrebbero.

Per Obama, rileva il Nyt, il piano significherebbe tra l’altro mettersi al riparo dalle critiche del Congresso e dei candidati repubblicani alla Casa Bianca, che lo accusano di un ritiro troppo veloce dall’Afghanistan. La questione dei tempi del ritiro è sempre stata una questione controversa anche nella stessa amministrazione. Il fatto è che nessuno crede veramente che l’esercito afgano possa sconfiggere i talebani.

L’idea del ritiro totale delle forze combattenti Nato – ad eccezioni di istruttori – ha sempre sollevato perplessità, giacchè era basata sull’ipotesi che un volta partita la Nato, l’esercito afghano sarebbe stato in grado, da solo, di tener testa ai talebani. Questa ipotesi, considerato il fatto che i talebani, nonostante le gravi perdite subite sono più combattivi che mai, ha gradualmente perso di credibilità.

”Allo stato dei fatti, ed anche guardando al futuro, è impensabile che l’esercito afghano, corrotto e male addestrato, possa tener testa ai talebani senza l’appoggio della Nato”, ha dichiarato un funzionario del Pentagono”. La dura realtà, ha aggiunto, è che contrariamente a quanto era stato troppo ottimisticamente e frettolosamente preventivato, ”è che i talebani sconfiggerebbero in breve tempo le truppe afghane e riprenderebbero il potere a Kabul. Uno scenario che gli Stati Uniti non possono accettare”.

Di qui il mantenimento in Afghanistan delle forze speciali Usa con i loro droni forniti dalla Cia, con cui, ha rilevato il funzionario, i talebani ”avrebbero pane per i loro denti”.

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lgermini