Il presidente Barack Obama e i suoi più stretti consiglieri stanno cercando di convincere gli alleati della Nato ad inviare in Afghanistan 10 mila soldati che si sommerebbero ai 30-35 mila che si propongono di inviare gli Stati uniti, ma è difficile che il presidente ottenga tutto quello che chiede, a quanto scrive il New York Times. Probabilmente dagli alleati ne otterrà solo la metà.
I membri della Nato ed altri alleati sono riluttanti ad inviare altri soldati a causa della crescente impopolarità della guerra nei rispettivi Paesi, e delle preoccupazioni riguardo alla corruzione rampante nel governo del presidente afgano Hamid Karzai. Non sono ancora note le reazioni degli alri Paesi, ma per primo il premier Silvio Berlusconi ha rassicurato il presidente degli Stati Uniti: l’Italia si impegna a sostenere il maggiore sforzo bellico della comunità internazionale in Afghanistan.
La sostanziale richiesta di Obama alla Nato è diretta a mantenere al minimo indispensabile il numero dei nuovi effettivi americani da inviare nel Paese islamico e ad arginare l’aumento dell’opposizione alla guerra negli Stati Uniti. Inoltre, con l’apporto degli alleati il Capo della Casa Bianca spera di avvicinarsi quanto più possibile alla richiesta di rinforzi del comandante in capo americano in Afghanistan, generale Stanley McChrystal, secondo il quale senza un apporto di almeno 40 mila nuovi soldati la guerra sarebbe persa.
Dopo settimane di tentennamenti e riunioni del consiglio di guerra, Obama ha deciso di enunciare la sua nuova strategia afgana martedi prossimo primo dicembre con un discorso teletrasmesso alla nazione.
L’annuncio avverrà quindi prima della riunione Nato in Europa il 7 dicembre, durante la quale i membri dell’alleanza annunceranno l’invio da parte loro di altre migliaia di istruttori per le inefficienti e corrotte forze del governo di Kabul.
La decisione di Obama è stata particolarmente difficile perchè sulla questione afgana gli americani sono divisi. I repubblicani premono per un aumento dello sforzo militare, mentre i democratici vorrebbero che l’amministrazione accelerasse una ”exit strategy”.
Quale che sia il numero esatto di militari cheObama invierà dopo settimane di riflessioni con i suoi principali consiglieri, 9 in tutto, il contingente Usa, attualmente composto da 68 mila effettivi, sfiorerà probabilmente i 100 mila uomini, ai quali si aggiungono i 47-50 mila mila soldati delle forze alleate -inclusa l’Italia – per un totale che non dovrebbe essere lontano dai 150 mila soldati.