KABUL, AFGHANISTAN – Con i prezzi dell’oppio saliti alle stelle i coltivatori afgani pianteranno papaveri su aree molto più estese che in precedenza non avevano piantagioni, secondo l’annuale sondaggio invernale delle Nazioni Unite sulla coltivazione dell’oppio in Afghanistan, principale produttore al mondo.
Da un punto di vista complessivo, le piantagioni dovrebbero diminuire leggermente a causa di modeste riduzioni nelle province meridionali di Helmand e Kandahar, le più produttive dell’Afghanistan. Ma gli esperti Onu si aspettano aumenti significativi nel nord e nel nordest, particolarmente nelle province di Badakhstan, Baghlan e Faryab, ed anche nel sud e nell’ovest nelle province di Herat Kapisa e Ghor.
Prima dell’aumento del prezzo dell’oppio, nelle province di Baghlan, Faryab e Ghor non esistevano piantagioni di papapavero. Le cose vanno male anche sul piano nazionale: mentre infatti l’anno scorso sulle 34 province del Paese 20 non coltivavano papavero, quest’anno sono solo 16.
Funzionari delle Nazioni Unite rilevano che si tratta di una preoccupante inversione ed un passo indietro negli sforzi per ridurre la produzione di oppio, una delle principali fonti di finanziamento dei talebani.
Quest’anno i prezzi per l’oppio essiccato sono aumentati del 306 per cento, a quota 281 dollari per kg., di contro ai 69 dollari dell’anno scorso. Si tratta del secondo anno consecutivo di aumenti, che il sondaggio dell’Onu attribuisce ad una malattia delle piante che ha distrutto quasi la metà del raccolto dell’anno scorso. ”Oggi ci sono prezzi mai visti prima dal 2004”, rileva Jean-Luc Lemahieu, rappresentante in Afghanistan dell’Ufficio Droghe e Criminalità delle Nazioni Unite.
Mohammad Ibrahim Azhar, vice-ministro del ministero per la lotta ai narcotici, ha detto che nella lotta per lo sradicamento delle piantagioni 12 poliziotti sono stati ucci dallo scroso 23 febbraio. Cinque coltivatori sono morti nella provincia di Nimroz in uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine. Azhar ha inoltre dichiarato che i talebani assicurano protezione ai coltivatori oltrechè fornirgli anticipi in denaro per avviare piantagioni di papavero.
L’Afghanistan produce il 90 per cento dell’oppio commercializzato nel mondo, e le province di Helmand e Kandahar contribuiscono con il 70 per cento alla produzione nazionale.