Afghanistan, i documenti top secret: l’esercito Usa è pronto a collaborare con Wikileaks

L’esercito statunitense si è detto pronto a discutere con Wikileaks per aiutare il sito a togliere le informazioni sensibili dai 15.000 documenti del Diario afghano che dovrebbero essere resi noti a fine mese. Lo riferisce un responsabile di Wikileaks.

“L’esercito statunitense ha espresso la sua intenzione di aprire un dialogo”, ha detto Kristinn Hrafnsson, rappresentante islandese di Wikileaks, precisando che la disponibilità Usa è stata espressa nel corso di questa settimana. Wikileaks aveva sollecitato, senza successo, l’aiuto del Pentagono e di altre organizzazioni per eliminare dai 15.000 documenti ancora non pubblicati sulla guerra in Afghanistan i nomi dei collaboratori delle truppe Usa o del governo di Kabul ed altre informazioni sensibili che potrebbero mettere a rischio la vita “degli innocenti”, secondo la terminologia usata dal fondatore del sito, Julian Assange.

“Wikileaks chiaramente non ha alcuna intenzione di esporre qualcuno ad un rischio diretto”, ha ribadito oggi la Hrafnsson. La pubblicazione di 77.000 documenti segreti sulla guerra in Afghanistan, a fine luglio, ha scatenato le dure proteste dell’amministrazione americana e di molte ong, tra cui Amnesty e Rsf. Gli altri 15.000 documenti rimasti nel cassetto dovrebbero essere resi pubblici a fine agosto, secondo le previsioni di Assange.

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Maria Elena Perrero