Libia, armi ai ribelli? Cauto il ministero degli Esteri: “Una misura estrema”

ROMA – Il ministero degli Esteri italiano guarda con cautela all’ipotesi di armare i ribelli libici, avanzata dal presidente americano Barack Obama: “Sarebbe una misura controversa, una misura estrema e certamente dividerebbe la comunità internazionale”, ha assicurato il portavoce della Farnesina Maurizio Massari, intervenendo a Radioanch’io.

Secondo Massari ”non è affatto detto” che armare i ribelli sia ”la soluzione ideale per fermare i massacri della popolazione civile: bisognerà pensarci molto bene, stare attenti”. La nostra posizione – ha proseguito – è: ”usiamo gli strumenti a disposizione, la no fly zone e i corridoi umanitari per risolvere la situazione sul terreno”.

Per lavorare sull’ipotesi di un esilio per Gheddafi, ha aggiunto Massari, serve ”la collaborazione dell’Unione Africana che purtroppo, e questa è stata una mancanza molto importante, non era presente alla conferenza di Londra”. Proprio a Londra, ha sottolineato, sull’ipotesi esilio c’è stato ”un comune consenso” e quella che Gheddafi possa lasciare il paese è apparsa come ”l’opzione piu’ auspicabile per porre fine alle violenze contro i civili”.

Esilio però, ha precisato ”non significa impunità, non è un salvacondotto internazionale ma significa solo far si che Gheddafi possa lasciare la Libia per far sì che possa riprendere, attraverso il cessate il fuoco, il processo politico”.

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Alberto Francavilla