Australia, al via il dibattito sui matrimoni gay. Due progetti di legge alla Camera

SYDNEY, 18 GIU – I due campi avversari nella battaglia sui matrimoni gay in Australia chiamano a raccolta le loro truppe con l'inizio, da lunedì alla Camera, di un dibattito su due progetti di legge di singoli parlamentari, un verde e un laburista, volti ad emendare la legge sui matrimoni. La votazione finale non è prevista per mesi, ma le probabilità di successo della riforma sono scarse perché mentre i laburisti potranno votare secondo coscienza, il leader dell'opposizione conservatrice Tony Abbott ha imposto ai suoi, anche se a favore, di votare no.

In lettere coordinate, lette e distribuite domenica in tutte le chiese, il cardinale cattolico George Pell e l'arcivescovo anglicano Peter Jensen, hanno argomentato nettamente contro le nozze gay, mentre l'arcivescovo della chiesa greco-ortodossa, Stilianos Harkianakis, ha dichiarato che e' ''un sacro dovere'' far pressione sui parlamentari perché votino contro la riforma.

I sostenitori delle proposte accusano invece le chiese di allarmismo infondato. Il portavoce di Australian Marriage Equality, Alex Greenwich, ha detto che i leader religiosi hanno ogni diritto di esprimere le loro posizioni, ma ha esortato i cristiani che sostengono il diritto di persone dello stesso sesso a sposarsi, di fare altrettanto. Fra i leader cristiani, una voce fuori dal coro viene dal pastore della chiesa battista Mike Hercock, che anche accusa le altre chiese di allarmismo e sostiene che i cristiani devono poter decidere liberamente.

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Daniela Lauria