PRETORIA – Un viaggio contestato quello di Barack Obama in Sudafrica. E che forse non vedrà nemmeno l’incontro del primo presidente nero degli Stati Uniti d’America con il vincitore dell’apartheid. Nelson Mandela è ancora ricoverato in ospedale a Pretoria, in gravi condizioni.
“Non ho bisogno di una photo opportunity con lui”, ha detto il presidente degli Stati Uniti. ”Non voglio essere invadente, inopportuno, nei confronti della famiglia di Mandela, che è già molto preoccupata per le sue condizioni. Il messaggio principale che vogliamo consegnare non deve essere necessariamente diretto a lui, ma alla sua famiglia. E cioè la profonda gratitudine per la sua leadership in tutti questi anni e comunicare i sentimenti e le preghiere del popolo americano che sta vicino, a lui, alla sua famiglia e al suo Paese”.
Ma se l’incontro è in forse, sono certe le proteste, organizzate dai sindacati e dal partito comunista. In attesa dell’arrivo dell’Air Force di Obama a Johannesburg, vicino all’ospedale di Pretoria in cui è ricoverato Mandela. I manifestanti si dicono delusi da Obama. Portano cartelli con scritte come “Obama e Netanyahu schiavisti“, oppure, con un riferimento al caso Snowden, “Stop alla guerra sulla libertà di stampa e contro chi vuota il sacco”. E ancora: “Perché no la verità?”.
Si contesta la politica estera di Obama, da Cuba all’Afghanistan, ma anche il nulla di fatto sui cambiamenti climatici. Si critica la poca attenzione data al continente africano, nonostante le origine keniote del presidente Usa. Altre manifestazioni sono previste anche per sabato 29 giugno, quando Obama farà un discorso agli studenti dell‘Università di Johannesburg nel campus di Soweto e riceverà una laurea ad honorem.