Elezioni in Bielorussia, per il russo Medvedev è solo un “affare interno”

Il presidente russo Dmitri Medvedev

Le elezioni presidenziali in Bielorussia, vinte per l’ennesima volta dal presidente Aleksandr Lukashenko con un dubbio 80% di voti, sono per la Russia ”un affare interno” di Minsk. Lo ha affermato il presidente russo Dmitri Medvedev in un colloquio al Cremlino con i giornalisti, che avevano chiesto commenti sulla repressione, il 19 dicembre a Minsk, di una manifestazione di oppositori che denunciavano frodi.

”Da quanto posso capire, i risultati ufficiali di quelle elezioni non sono stati ancora annunciati, e comunque si tratta di un affare interno della Bielorussia”, ha detto il presidente. ”Per la Russia – ha aggiunto – la Bielorussia rimane comunque uno degli stati più vicini, a prescindere da chi ne sia il presidente”. Medvedev ha comunque detto di sperare che ”la Bielorussia continui a intraprendere il cammino della democrazia, dopo le elezioni”.

Ue e Usa hanno oggi, 20 dicembre, denunciato il ricorso alla forza della polizia bielorussa nei confronti degli oppositori. Lukashenko, definito a suo tempo ”l’ultimo dittatore d’Europa” dall’ex presidente americano George W. Bush, è al potere da 16 anni. Medvedev e il premier russo Vladimir Putin si sono peraltro mostrati piu’ volte insofferenti con il presidente bielorusso, per litigi prettamente economici legati soprattutto al petrolio.

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Maria Elena Perrero