RIO DE JANEIRO, 05 SET – Polemica aperta tra la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, e il suo partito, il 'Partido dos trabalhadores' (Pt), fondato dal suo precedessore Lula.
Nel documento che ha concluso ieri, a Brasilia, il quarto congresso nazionale della principale forza politica del Paese, ci si propone di far approvare in Parlamento una riforma complessiva dell'informazione che, secondo l'opposizione, si traduce in un 'bavaglio' alla stampa scomoda.
La piena libertà di espressione è stata peraltro una delle principali bandiere di Dilma durante la sua campagna elettorale.
Nel testo del progetto, i firmatari, pur sottolineando il ''ripudio verso qualsiasi forma di censura'', affermano la necessità di una legge in grado di ''democratizzare'' la stampa nel Paese e di sopprimere il ''monopolio'' dei mezzi di comunicazione.
Il tema della regolamentazione dei media non è comunque stato l'unico motivo di imbarazzo della presidente Dilma all'assemblea del Pt, che ha contato sulla presenza dell'ex presidente Lula, più volte protagonista di dure critiche alla stampa nel corso del suo mandato.
Il discorso di Dilma sulla lotta alla corruzione è stato accolto tiepidamente dagli altri colleghi di partito, che la vorrebbero meno intransigente in certe sue decisioni. Lo dimostra la calorosa accoglienza riservata invece all'ex capo di gabinetto di Lula, José Dirceu, invocato dalla platea come ''eroe del popolo brasiliano'', ma indicato dalla giustizia brasiliana come il principale protagonista dello scandalo del 'mensalao' (il pagamento mensile ai deputati d'opposizione perche' appoggiassero al Congresso il governo).
Pur ricevendo l'appoggio incondizionato della società civile, che nelle ultime settimane si è mobilitata con manifestazioni in strada e appelli su internet, la 'faxina' (pulizia) della lady di ferro brasiliana – in otto mesi di governo già quattro suoi ministri sono stati costretti alle dimissioni – non sta incontrando i favori della sua maggioranza.
E sta evidenziando sempre più la sua presa di distanza da Lula: stretta tra l'ex presidente operaio e il suo ex braccio destro, Dirceu, Dilma è sembrata più volte a disagio nel corso del congresso, che ha discusso anche di miglioramenti nel campo della salute pubblica e nella lotta alla povertà.
Il clima di idillio tra Lula e la sua 'pupilla' è finito? Gli analisti politici sono prudenti nel dirlo, ma sottolineano che di certo stanno emergendo i primi contrasti.
Anche se, nel suo intervento a Brasilia, l'ex capo di Stato ha ribadito la volontà è di rieleggere Dilma alle prossime elezioni, e dare così continuità al suo lavoro, da più parti viene evidenziato come l'attuale presidente stia sempre più dando uno stile personale e indipendente alla propria gestione, mettendosi spesso in stridente dialettica con le indicazioni di partito.