Brasile, scandalo corruzione: arrestato il vice ministro del Turismo

BRASILIA, 9 AGO – Ennesimo scandalo per corruzione che coinvolge il governo della presidente del Brasile Dilma Rousseff. Oggi la polizia federale, in una retata svoltasi in tre Stati del Paese, ha arrestato 33 persone, legate direttamente o indirettamente al ministero del turismo, tra le quali il vice ministro del dicastero, Frederico Silva da Costa.

Lo ha reso noto il titolare della polizia Paulo de Tarso, precisando che con l'operazione battezzata 'Voucher' e' stata smantellata una rete che si appropriava di fondi dello Stato attraverso imprese di facciata.

La presidente Rousseff ha convocato d'urgenza a Brasilia il ministro del turismo, Pedro Novaes un esponente di spicco del Partito Movimento Democratico Brasiliano (Pmdb), il piu' importante alleato del Partito dei lavoratori (Pt) al governo.

La retata di oggi, fa seguito allo smantellamento di una rete che si appropriava di fondi dello Stato attraverso il ministero dei trasporti, un feudo del conservatore Partito della Repubblica, un altro alleato del governo.

In precedenza, la presidente Rousseff si era disfatta del capo di gabinetto, Antonio Palocci, cospicuo membro del Pt e accusato di essersi arricchito in modo illegittimo con operazioni finanziarie.

Tutti questi esoneri sono stati preceduti da denunce dei media contro gli esponenti del governo presumibilmente corrotti, diversi dei quali facevano parte anche della precedente amministrazione di Luiz Inacio Lula da Silva.

L'ultima in tal senso e' contro il ministero dell'agricoltura, il cui titolare e' Wagner Rossi, altro membro di spicco del Pmdb.

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Alberto Francavilla