Nessuno degli imputati del processo di Calciopoli, ripreso martedì 14 diemnbre a Napoli, ha annunciato l’intenzione di sottoporsi a interrogatorio. Oggi, in chiusura delle breve udienza che si è svolta davanti alla nona sezione del Tribunale, il presidente Teresa Casoria ha chiesto se qualcuno degli imputati intendesse rispondere alle domande dei pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci: né gli imputati presenti in aula, tra i quali l’ex dg della Juventus Luciano Moggi, né i difensori degli imputati assenti hanno espresso tale disponibilità.
Finora alcune delle persone sotto processo, come ha fatto lo stesso Moggi in più occasioni, hanno preferito rilasciare dichiarazioni spontanee che non prevedono domande o contestazioni delle parti. Non si esclude comunque che qualcuno possa decidere nelle prossime udienze di rispondere alle domande dei pm. Capuano e Narducci nei mesi scorsi avevano indicato tra le fonti di prova anche l’interrogatorio di tutti gli imputati. Oggi l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e l’ex guardalinee Enrico Ceniccola hanno manifestato l’intenzione di rendere dichiarazioni spontanee alla prossima udienza.
Il presidente Casoria vuole accelerare i tempi per al definizione del processo (i magistrati del collegio devono infatti assumere a breve altri incarichi) e per tale motivo ha auspicato che l’11 gennaio, data della prossima udienza, possa essere dichiarata chiusa l’istruttoria dibattimentale per passare alla requisitoria dei pm e alle arringhe dei legali.
Tuttavia, a quanto si è appreso, i pm potrebbero chiedere la citazione di nuovi testimoni, il che allungherebbe i tempi. Oggi sono stati ascoltati in aula, in qualità di testi citati dalle difese, gli assistenti Roberto Carrera e Massimo Biasutto, i quali hanno escluso l’esistenza di pressioni esercitate per determinare l’esito delle partite.