Il governo cileno ha reso note mercoledì 9 giugno le dimissioni del proprio ambasciatore in Argentina, Miguel Otero, il quale in un’intervista a un quotidiano di Buenos Aires aveva elogiato la dittatura di Augusto Pinochet.
“L’ambasciatore Otero ha comunicato le dimissioni al ministro degli esteri, Alfredo Moreno”, ha sottolineato in una nota il governo. In un’intervista pubblicata domenica 6 giugno sul quotidiano Clarin, Otero aveva tra l’altro detto che “se a Santiago non ci fosse stato” il golpe del 1973 di Augusto Pinochet, “il Cile oggi sarebbe Cuba”.
“Gran parte del Cile non ha sentito la dittatura, anzi, ne è uscito alleggerito”, aveva precisato il diplomatico, difendendo la politica economica portata avanti dal regime di Pinochet.
L’opposizione al governo di destra presieduto da Sebastian Pinera aveva subito chiesto le dimissioni di Otero, ritenendo inammissibili le sue dichiarazioni.
Portavoci della Moneda avevano puntualizzato che quelle dell’ambasciatore erano “opinioni personali, non condivise dall’esecutivo”.