Il governo cinese ha menzionato per la prima volta un famoso oppositore e difensore dei diritti umani, Gao Zhisheng, che è sparito un anno fa senza lasciare tracce, a quanto riferisce il New York Times. Ma nella abituale conferenza stampa giovedì, un portavoce del ministero degli Esteri, Ma Zhaoxu,
non ha chiarito dove si trovi Gao, limitandosi ad affermare che è ”dove si dovrebbe trovare”.
Ma il solo fatto che il portavoce abbia menzionato la vicenda di Gao ha indotto vari osservatori ritenere che sia vivo e in prigione. Il tono della replica di Ma, però, ha lasciato aperto questioni riguardo al suo stato fisico e mentale.
I timori riguardo alla sorte di Gao – un combattivo avvocato che ha difeso membri della setta spirituale Falung Gong e che ha dettagliatamente rivelato le torture cui è stato sottoposto durante le detenzioni – si sono acuiti la settimana scorsa quando suo fratello ha dichiarato all’Associated Press di aver incontrato uno dei carcerieri di Gao il quale gli avrebbe detto che Gao è ”sparito” a settembre.
La menzione, seppur vaga, fatta dal portavoce Ma, è la prima volta che il governo cinese riconosce che il dissidente è imprigionato o che gli sia capitato qualcosa fuori dell’ordinario.
La sorte di Gao è stata sollevata alla conferenza stampa dopo che giorni fa il giornale australiano The Epoch Times, citando una fonte vicina ai servizi segreti di Pechino, ha scritto che Gao è vivo.