Il gip del Tribunale di Napoli ha convalidato il sequestro della ‘Colombaia’, dimora ischitana di Luchino Visconti. I sigilli erano stato apposti dalla polizia lo scorso 11 giugno, in seguito ad irregolarità che sarebbero state riscontrate per lavori in corso d’opera.
In particolare, all’interno della villa erano in corso d’opera lavori di ‘ordinaria manutenzione’ ma da un video denuncia di Gennaro Savio del Pcim-l, partito Comunista italiano marxista-leninista, sarebbe emerso che i lavori consistevano nella rimozione di intonaci, mattonelle e altro.
Nelle immagini girate da Gennaro Savio, figlio di Domenico, entrambi animatori del Pciml, è possibile osservare numerosissime mattonelle spaccate e intonaci rimossi. Circostanza che avrebbe destato sospetti su possibili irregolarità. Nel filmato, il giornalista militante sottolinea anche la facilità con cui chiunque potrebbe penetrare dal bosco nell’antica dimora, tanto cara al regista de “La Terra Trema”.
Dalla denuncia, messa in Rete, è partito l’allarme di alcuni deputati (con interrogazione parlamentare al ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, e a quello del Turismo, Michela Brambilla) e il sequestro preventivo da parte della polizia. Misura convalidata oggi dal gip.
La dimora è sede della Fondazione La Colombaia di Luchino Visconti (un ente di diritto privato), con fondi pubblici derivanti da contributi regionali e provinciali per le attività culturali , proprio per questo non dovrebbero essere spesi per lavori strutturali di ordinaria manutenzione ma per attività culturali ed editoriali. Nella villa si svolge dal 2002 il premio Visconti, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica