SEUL – Stati Uniti e Cina hanno concordato sulla necessita’ di ”uno stretto coordinamento” nella risposta a ogni ”provocazione potenziale” nel lancio del ‘satellite’ annunciato dalla Corea del Nord. E’ uno dei punti d’intesa emersi nel faccia a faccia tra Barack Obama e Hu Jintao, a margine del summit sulla sicurezza nucleare di Seul. Obama, secondo quanto ha sapere la Casa Bianca al termine dell’incontro, ha invitato Hu a fare leva sull’influenza della Cina per inviare all’alleato nordcoreano un messaggio di preoccupazione. Obama ha esortato a verificare che effetti puo’ avere il pressing di Pechino sulla Corea del Nord e ”se si puo’ fare di piu”’. Da parte sua, il presidente cinese avrebbe detto che sta prendendo il caso ”molto seriamente”, veicolando ”la preoccupazione” della Cina a Pyongyang.
Il secondo summit sulla sicurezza nucleare ha preso il via a Seul, con la cena di lavoro ospitata dal presidente Lee Myung-bak, subito dopo la cerimonia di benvenuto riservata agli oltre 50 leader mondiali (tra cui il premier italiano Mario Monti) e ai vertici di 4 organizzazioni internazionali.
Nell’agenda dei lavori, oltre all’aggiornamento delle azioni decise a Washington nel 2010 per prevenire terrorismo nucleare e garantire la sicurezza del ‘materiale atomico’, l’accelerazione sul fronte dei nuovi impegni per ridurre la minaccia del terrorismo nucleare e i traffici illeciti. In aggiunta, c’e’ l’ elenco di argomenti che, pur se non ufficialmente presenti, si sono affacciati con decisione negli incontri bilaterali finora tenuti: Corea del Nord, Iran e Siria.
Pyongyang non partecipa al vertice, ma le ambizioni nucleari ne fanno un protagonista, cosi’ Teheran cui il presidente Usa Barack Obama (che ha gia’ visto Hu Jintao e Dmitri Medvedev) ha ricordato che ”il tempo per la diplomazia sta per scadere”. Quanto a Damasco, nel pieno delle turbolenze e delle violenze interne, e’ l’occasione per tentare di tracciare una risposta internazionale piu’ definita.
Nel documento finale del vertice, atteso domani pomeriggio, saranno menzionati ”importanti principi in materia di sicurezza nucleare e 11 obiettivi chiave, nonche’ azioni specifiche per raggiungerli”, ha anticipato in mattinata il ministro degli Esteri sudcoreano Kim Sung-hwan.
Al Coex, la struttura che ospita il summit, la sicurezza e’ ai massimi livelli, al punto che la polizia ha sollevato l’ allerta terrorismo al livello più alto (‘grave’), a maggior ragione dopo l’annuncio della Corea del Nord sul lancio del ‘satellite’ atteso tra il 12 e il 16 aprile.