Kim Jong-nam, primogenito del ”caro leader” nordcoreano, Kim Jong-il, boccia a sorpresa la successione di tipo dinastico al vertice del regime che proprio pochi giorni fa ha visto l’ufficializzazione dell’investitura, voluta dal padre, a favore del terzogenito Kim Jong-un.
”Personalmente, sono contrario alla trasmissione ereditaria di terza generazione”, ha spiegato Kim Jong-nam, parlando in coreano in un’intervista all’emittente nipponica Tv Asahi, rilasciata sabato a Pechino.
Dichiarazioni fatte poche ore dopo il grande evento di Pyongyang che ha visto fianco a fianco padre e figlio minore seguire la più grande sfilata militare mai fatta nel Paese, con la partecipazione di oltre 20 mila soldati, più un consistente numero di missili balistici, fiore all’occhiello dell’arsenale nordcoreano.
”Credo che ci siano fattori interni. Se è così, penso che dobbiamo accettare il fatto”, ha aggiunto Kim, caduto in disgrazia nel 2001, secondo gli esperti di vicende nordcoreane, a seguito del maldestro tentativo di raggiungere Disneyland a Tokyo con un passaporto dominicano, naturalmente falso.
Alla domanda relativa al processo di successione in corso a Pyongyang, il primogenito del ”caro leader” ha detto di ritenere che ”la decisione sia stata presa da mio padre. Non sono interessato e non ho nulla in contrario a tutto questo. Spero che mio fratello minore faccia il massimo per migliorare la vita dei nordcoreani. Da parte mia – ha concluso -, io sono pronto a dare il mio aiuto, se necessario, dall’estero”.
Kim Jong-nam, che si ritiene abbia 39 anni, è il figlio di una ballerina da cui Kim Jong-il ha avuto anche altri due figli, incluso il giovane successore di 27-28 anni.
Lo scorso fine settimana, la Corea del Nord ha celebrato il sessantacinquesimo anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori e in quella occasione il regime ha presentato al mondo, in maniera solenne come raramente accaduto in passato, il giovane delfino.
Kim Jong-il, apparso nelle immagini provato, si ritiene sia stato colpito da grave ictus ad agosto 2008 e che soffra ora di malattie gravi ormai croniche come il diabete.
Kim Jong-nam, target preferito dei media nipponici per la disponibilità alle interviste sempre mostrata, divide il suo tempo tra Macao, dove risiede in una lussuosa villa con la moglie e i due figli, e Pechino, dove possiede anche una casa. Si reca spesso a Bangkok, a Mosca e in Europa.
Il suo ”esilio” pare sia stato voluto dal padre per evitare che potesse restare vittima di congiure di palazzo. Rischi che, tuttavia, potrebbero riaumentare dopo gli insoliti giudizi rilasciati proprio mentre il regime tenta di accreditare al mondo il ”giovane generale” Kim Jong-un.