La Corea del Sud e gli Stati Uniti stanno discutendo la possibilità di rivedere l’accordo bilaterale che limita a 300 chilometri la gittata massima dei missili di Seul, intenzionata a dotarsi di un arsenale balistico in grado di raggiungere qualsiasi area della Corea del Nord.
Secondo quanto riporta oggi, 19 gennaio, l’agenzia sudcoreana Yonhap, che cita una fonte del governo di Seul, le parti hanno avviato i colloqui intorno alla fine dello scorso anno. ”Poiché la discussione è ancora nelle fasi iniziali – ha spiegato il funzionario -, è troppo presto per dire quanto potrà essere estesa la gittata dei missili. Tuttavia, esiste la necessità di incrementarla oltre i 1.000 chilometri”.
Il raggio d’azione dell’arsenale missilistico sudcoreano è regolato da un accordo bilaterale tra Seul e Washington, firmato nel 1979 e rivisto nel 2001, che impone all’esercito del Sud di sviluppare ordigni con gittata non superiore ai 300 chilometri e un carico esplosivo massimo di 500 chilogrammi.
Seul aveva proposto a Washington di discutere un’altra revisione dell’ accordo nel 2009, in seguito al test balistico effettuato da Pyongyang in aprile con il lancio di un missile a lunga gittata. Il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, tuttavia, scrive che i responsabili delle forze militari Usa in Corea del Sud, a partire dal comandante, il generale Walter Sharp, sarebbero contrari alla revisione dell’intesa.
Si ritiene che la Corea del Nord abbia un consistente arsenale con missili a media gittata oltre i 3.000 chilometri, potenzialmente in grado di colpire il Giappone e le basi Usa nell’isola di Guam, ma anche altri potenzialmente in grado di arrivare fino alle Hawaii.
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