La Corea del Sud farà esercitazioni militari sull’isola bombardata da Pyongyang

La Corea del Sud annuncia che terrà esercitazioni d’artiglieria sull’isola di Yeonpyeong, bombardata dalla Corea del Nord il 23 novembre scorso con un bilancio di 4 vittime, di cui due civili. Lo ha reso noto il comando sudcoreano delle Forze armate, secondo cui le manovre andranno in scena questa settimana o al massimo all’inizio della prossima. Secondo fonti del comando interforze sudcoreano citate dall’agenzia Yonhap, le esercitazioni erano in programma da tempo, già da prima dell’aggressione di novembre voluta da Pyongyang e giudicata ”premeditata”.

Dopo il bombardamento del Nord, tuttavia, il rinvio era stato deciso come priorità per garantire la sicurezza dei residenti rimasti sull’isola. ”Le Forze armate – ha riferito una fonte del comando interforze – hanno deciso di tenere un’esercitazione su Yeonpyeong tra il 18 e il 21 dicembre, mentre la data esatta dell’avvio sarà decisa in un secondo momento sulla base delle condizioni meteo e ad altre situazioni”. I colpi, ”come di consueto”, vedranno come poligono di tiro non le acque territoriali del Nord, ma quelle occidentali dell’ isola, in pieno mar Giallo, al contrario di quanto affermato dal Nord, secondo cui il 23 novembre i proiettili sono stati sparati dall’artiglieria di Seul verso le proprie acque interne.

Prosegue in questo modo il programma di manovre militari voluto da Seul in risposta all’attacco del Nord, che ha segnato una prima e immediata risposta con le manovre congiunte su vasta scala di quattro giorni tra Usa e Corea del Sud, cui si sono poi aggiunti altri cicli individuali nelle acque delle tre coste sudcoreane, ma mai vicino alle isole di confine con il Nord. L’attacco a Yeonpyeong, il primo della Corea del Nord in una zona civile del territorio sudcoreano dalla fine della guerra di Corea del 1950-53, ha spinto la gran parte dei 1.300 residenti, in prevalenza pescatori, a lasciare l’isola.

Per rinforzare la difesa di Yeonpyeong, che ospita una base dei marine, le Forze armate di Seul hanno schierato tra l’altro missili terra-aria, obici da 130 mm e lanciarazzi multipli; tutto questo per ribaltare l’ipotesi di riproposizione di uno scenario come quello di novembre quando la Corea del Nord sparò circa 170 colpi d’artiglieria su Yeonpyeong, a fronte degli appena 80 esplosi in risposta dal Sud.

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Alessandro Avico