LA VALLETTA (MALTA)- Si prospetta una settimana difficile per il premier maltese Lawrence Gonzi, sottoposto da qualche giorno a forti pressioni per sciogliere il parlamento monocamerale ed andare ad elezioni anticipate.
Il 58 enne primo ministro, capo del partito nazionalista (conservatore) dal 2004, non ha piu' la maggioranza parlamentare di un seggio sulla quale poteva contare fino ad ora perche' un deputato del suo partito, Franco Debono, gli ha ritirato la fiducia.
Gonzi viene invitato da Debono a salire dal presidente della repubblica George Abela e a consegnare le dimissioni. Secondo Debono, il premier e' un "oligarca" che non vuole mettere in atto un vasto programma di riforme costituzionali, tra cui una legge per il finanziamento dei partiti, ed una drastica riforma nella giustizia, richieste da piu' parti.
Il premier nei giorni scorsi si e' dichiarato contrario all' idea di elezioni anticipate per via dei rischi che cio' comporterebbe per l'economia dell'isola-stato, gia sotto pressione da Bruxelles perche' proceda ad ulteriori tagli alla spesa pubblica. La commissione europea fara' sapere domani il suo parere sulla finanziaria gia' annunciata dal governo de La Valletta. Gonzi ha imposto tagli ai salari dei suoi ministri ed un ulteriore taglio ai fondi di tutti i ministeri.
Stamane, Gonzi discutera' la crisi di governo e l'attuale situazione economica del paese – membro dell' eurozona dal 2008 – in consiglio dei ministri. Ma mentre il premier ha tentato di risolvere la questione della sfiducia con una riunione interna al suo partito, Debono ha alzato i toni accusandolo di essere attaccato alla poltrona. "Invece di dimettersi, Gonzi tenta di scappare dalla crisi e rinvia la questione al partito, la cosa e' assurda," ha detto Debono stamane al giornale online MaltaToday. L'attuale legislatura, cominciata nel 2008, dovrebbe concludersi a meta' 2013.