QUITO – Le prossime elezioni presidenziali in Ecuador, che si svolgeranno nel febbraio del 2013, potrebbero essere lo scenario di un'inedita sfida tra fratelli come candidati. Fabricio Correa, fratello maggiore dell'attuale presidente Rafael Correa, ha presentato ieri la sua candidatura per l'anno prossimo.
Fabricio, da anni in rapporti tesi con Rafael, si e' presentato ieri al Consiglio elettorale di Quito per consegnare le 250 mila firme raccolte negli ultimi mesi dai suoi seguaci per la richiesta di iscrizione del suo partito politico, chiamato ''Equidad, Progreso y Orden''. Perche' la richiesta sia riconosciuta, saranno sufficienti, secondo la legge elettorale ecuadoriana, 158 mila firme valide. Il Consiglio elettorale valutera' la validita' della domanda e delle firme, e potrebbe confermare l'iscrizione alle elezioni del nuovo partito entro maggio.
''Questa e' la premessa necessaria e legale, dopodiche' Fabricio lancera' la sua candidatura in forma ufficiale'', ha detto Virginia Burgos, portavoce del movimento 'E'quidad, Progreso y Orden''.
Fabricio, imprenditore di 53 anni, afferma di essere favorevole all'economia di mercato libera, pur sotto il controllo dello Stato, mentre il fratello Rafael, da quando e' stato eletto, cerca di applicare nel Paese sudamericano quello che definisce ''il socialismo del secolo XXI'', con una fortissima intromissione dello Stato in tutte le attivita' economiche.
I due fratelli, ora avversari, erano alleati politicamente fino al 2009, quando i loro rapporti si fecero bruscamente tesi dopo che la stampa locale rivelo' una serie di illeciti nei contratti siglati da imprese dirette da Fabricio con lo Stato ecuadoriano.
I contratti furono immediatamente revocati da Rafael, ma la decisione suscito' le ire di Fabricio e la rottura con il fratello presidente. Sulle denunce e i possibili illeciti di Fabricio, due giornalisti ecuadoriani, Juan Carlos Calderon e Cristian Zurita, scrissero poi un libro, intitolato 'El Gran Hermano' (Il Grande Fratello), che accusava Rafael di essere al corrente dei contratti irregolari del fratello, e di averli favoriti. La giustizia ecuadoriana ha condannato i due giornalisti a 2,1 milioni di dollari di danni per diffamazione, ma lo stesso presidente Correa li ha poi perdonati.
Correa, che ha assunto la presidenza nel gennaio del 2007, non ha ancora annunciato se si ripresentera' candidato, anche se tutti nel Paese lo danno per scontato.