Egitto: “Sciogliere il Parlamento”. Fratelli Musulmani: “E’ un golpe totale”

IL CAIRO, 14 GIU – L’intero parlamento egiziano sarà sciolto. Lo ha dichiarato ufficialmente il vice presidente della Corte Costituzionale. In un primo momento i giudici avevano stabilito l’incostituzionalità della legge elettorale solo per un terzo di seggi in Parlamento attribuito con il maggioritario, stabilendo così la sospensione di questa quota. Successivamente è arrivato l’annuncio. Il Consiglio militare egiziano ha confermato che il secondo turno delle elezioni presidenziali si terrà come previsto il 16 e 17 giugno. Lo riferisce l’agenzia Mena.

La Corte costituzionale ha stabilito inoltre l’incostituzionalità della legge che vieta il rientro in politica degli esponenti del regime, spianando la strada alla permanenza dell’ultimo premier sotto Hosni Mubarak, Ahmed Shafiq alle Presidenziali.

Per i Fratelli Musulmani le sentenze della corte costituzionale egiziana sono ”un colpo di stato totale che annulla 16 mesi di storia della patria”. E’ il commento di Mohamed Beltagui del comitato esecutivo del partito dei Fratelli Musulmani, Giustizia e Liberta’.

Beltagui ha affermato sul sito web della Confraternita che è tutto cominciato con l’assoluzione degli assistenti dell’ex ministro dell’Interno Habib el Adly al processo Mubarak, seguito dalla decisione di autorizzare la polizia militare ad arrestare i civili e infine il via libera alla candidatura di Ahmad Shafiq. ”E’ l’Egitto che Shafiq e quelli lo sostengono vogliono”, ha osservato.

Nel tardo pomeriggio il candidato dei Fratelli musulmani al ballottaggio delle presidenziali, Mohamed Morsi, dovrebbe tenere una conferenza stampa. Molti attivisti tramite i social network lo stanno sollecitando a rinunciare alla candidatura.

Analoga anche la posizione del candidato musulmano moderato.  ”Mantenere il candidato militare, rovesciare il Parlamento eletto e dare alla polizia militare la facoltà di arrestare i civili è un colpo di Stato completo”. Lo scrive su Twitter il candidato islamico moderato sconfitto alle presidenziali egiziane Abdel Moneim Abul Fotouh. ”Chi pensa che i giovani faranno passare questo e’ un illuso”

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