I Fratelli Musulmani egiziani hanno presentato 134 candidati per le elezioni legislative in programma il 28 novembre prossimo, ma la commissione elettorale ne ha già rifiutati alcuni.
Lo hanno riferito militanti della potente confraternita, tollerata di fatto ma illegale in Egitto e che fa correre i propri aderenti come indipendenti. ”In 134 hanno presentato candidature”, ha reso noto ieri uno degli organizzatori della campagna dei ‘Fratelli’, aggiungendo che quattro sono stati respinti ma che hanno fatto ricorso contro la decisione.
La commissione elettorale egiziana, che esaminerà le candidature fino al 14 novembre – in totale, secondo l’agenzia di stampa Mena, ne sono state presentate 5.720 – può escludere candidati per diverse ragioni, come la presentazione di una documentazione incompleta o il non aver prestato servizio militare.
Alle elezioni politiche del 2005 – macchiate da violenze che costarono la vita a una quindicina di persone – i Fratelli Musulmani conquistarono 88 seggi su 454 dell’Assemblea del Popolo, ora portati a 508 più dieci di nomina presidenziale. Ma la formazione di tendenza integralista non dovrebbe ripetere l’exploit al prossimo voto, e, secondo alcuni analisti politici, potrebbe scendere addirittura a una ventina di deputati.
Il Partito Nazionale Democratico al potere con il presidente Hosni Mubarak dovrebbe aggiudicarsi anche stavolta la grande maggioranza dei seggi.
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