Egitto, Mubarak rischia la pena di morte: “Incitò all’omicidio”

IL CAIRO, 4 GEN – La procura generale ha accusato nella sua arringa davanti alla corte d’assise del Cairo l’ex presidente Hosni Mubarak di incitamento all’omicidio di manifestanti. Accusato dello stesso reato, che prevede la pena di morte in caso di condanna, anche l’ex ministro dell’interno Habib El Adli e sei ex alti responsabili della polizia.

Secondo l’agenzia di stampa locale Mena, tutte le accuse della procura si basano su ”prove irrefutabili”.  “L’accusa ha confermato che Mubarak, Adli e sei alti responsabili della sicurezza hanno aiutato e incitato a sparare” contro la folla che manifestava chiedendo la caduta dell’ex dittatore, deposto in febbraio. Lo ha detto il procuratore, Mustafa Suleiman, citato dalla Mena. Lo stesso procuratore ha inoltre accusato le nuove autorita’ egiziane di aver ”deliberatamente rifiutato di cooperare con l’accusa” per determinare la responsabilita’ dell’ex presidente. L’arringa di Suleiman e’ in corso da ieri, ma entro domani potrebbe presentare la sua requisitoria e quindi potrebbe, secondo alcuni media egiziani, chiedere la pena massima prevista, in questo caso la pena di morte.

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