Egitto, el Baradei, Fratelli Musulmani e liberali: le tre forze di opposizione

Hosni Mubarak

IL CAIRO – Man mano che l’onda della protesta si allarga a tutto l’Egitto, i partiti di opposizione – Fratelli musulmani, il movimento di Mohamed El Baradei e il Wafd – entrano in scena cercando di cavalcare la protesta di piazza. Dopo le elezioni legislative, che si sono svolte in due turni a fine novembre e inizio dicembre, l’opposizione egiziana non ha praticamente più rappresentanza parlamentare e sa che la partita della successione al rais Hosni Mubarak è ancora aperta, dato che nessuno, tanto meno il presidente in carica, ha ufficializzato la sua candidatura per le presidenziali previste per la fine di quest’anno.

Ecco le tre principali forze di opposizione che oggi, 28 gennaio, si ritroveranno insieme in piazza.

Il movimento di El Baradei. Considerato da tempo come un possibile antagonista di Mubarak per la poltrona presidenziale Mohamed El Baradei, ex capo dell’agenzia atomica internazionale, è alla guida del Movimento o ”Organizzazione” per il cambiamento (Opc). Criticato più volte da analisti e talvolta dagli stessi componenti della sua formazione politica per le sue lunghe assenze dal paese, El Baradei ha deciso di rientrare proprio ieri, 27 gennaio, per partecipare alle manifestazioni di oggi. Il movimento aveva invece deciso di boicottare le elezioni per il parlamento dello scorso anno per denunciare il pericolo di brogli e la mancanza di trasparenza nel processo elettorale, ma non era stato seguito dalle altre forze di opposizione.

I Fratelli Musulmani. Nella scorsa legislatura erano la principale forza di opposizione in Parlamento con 88 deputati, ma in questa tornata non hanno eletto nemmeno un parlamentare. Movimento ispirato alla sharia, la legge islamica, i Fratelli Musulmani sono una formazione proibita ma tollerata in Egitto. Fondato nel 1928 da Hassan Al Banna, è il movimento islamico più antico e diffuso in tutto il mondo arabo. Dopo avere tenuto un profilo basso nei primi giorni della protesta di piazza, ha deciso di partecipare in massa alla nuova giornata di protesta indetta per oggi al termine della rituale preghiera del venerdì. Già oggi molti militanti hanno partecipato alla manifestazione di Assiut in Alto Egitto.

Il Wafd. Il partito liberale Wafd è erede del più antico partito del paese. E subito dopo la giornata della collera di martedì 25 gennaio ha invocato la creazione di un governo di unità nazionale. Anche questo raggruppamento politico è escluso dal Parlamento, perché alla fine ha deciso di boicottare il secondo turno delle legislative, denunciando brogli massicci nelle operazioni di voto.

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