Dopo il via libera del Supremo Tribunal brasiliano all’estradizione di Cesare Battisti, resta l’incognita Lula. Il presidente firmerà o no?
Secondo la Reutersi Lula sta prendendo tempo, ma potrebbe non dare l’ok al di estradizione dell’ex terrorista italiano. La sua scelta è decisiva per confermare o meno la sentenza dell’Alta Corte.
Per il quotidiano brasiliano El Globo, che cita anche il ministro della Giustizia Tarso Genro: «Luiz Inacio Lula da Silva – scrive – non ha fretta di prendere una decisione ed è alla ricerca di argomenti giuridici per difendere l’idea che Cesare Battisti meriti l’asilo in Brasile. La decisione di Lula del gennaio scorso di accordare a Battisti lo statuto di rifugiato si basava proprio su una raccomandazione del ministro della Giustizia, un uomo di sinistra molto influente e alleato politico fondamentale del presidente brasiliano, tanto più in vista delle elezioni politiche e presidenziali del prossimo anno».
A Brasilia circolano molte voci riguardo il verdetto del presidente e ch’è anche chi sostiene che potrebbe arrivare nel 2010: «Ci aspetta un lungo dibattito», ha d’altro lato assicurato il ministro della giustizia, Tarso Genro, che a gennaio ha concesso l’asilo a Battisti, precisando che quella su Battisti sarà una decisione «solitaria» del capo dello Stato.
Lula potrebbe cancellare lo status di rifugiato politico a Battisti, senza però riconsegnarlo in Italia, lasciando pertanto che l’ex terrorista continui a risiedere in Brasile, ma «per ragioni umanitarie». Esperti citati dal Folha de S.Paulo hanno d’altra parte fatto notare che il trattato d’estradizione firmato da Italia e Brasile nel 1989 permetterebbe a Lula di bloccare la riconsegna a Roma di Battisti: ma solo – si precisa – se il presidente sostiene allo stesso tempo che l’ex terrorista debba affrontare in Italia «atti persecutori e di discriminazione per ragioni di opinione politica».