da: Il Sole 24 Ore
Fino a qualche tempo fa si poteva ridere e scherzare sui Tea Party, l\’ambiguo movimento liberista, libertario e conservatore, ma con toni infelici di estremismo, che sembra aver colto di sorpresa l\’establishment politico di Washington. I commentatori e i politici lo liquidavano come una frangia radicale, un fenomeno di poco conto, minoranza con venature razziste. Ma le critiche non ne hanno fermato la crescita.